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Pubblicato: giovedì 13.03.2025.

Cosa Fare se l’impianto dentale si muove

impianto dentale si muove

Dopo che un impianto dentale è stato posizionato all’interno della bocca, l’ideale sarebbe che non ci fossero più problemi.

Purtroppo, però, non sempre è così, e a volte ci si ritrova alle prese con inconvenienti a cui è opportuno rimediare: per esempio la vite si può allentare e l’impianto si può svitare o muovere.

Gli intoppi potenzialmente sono numerosi, ma non c’è da preoccuparsi troppo se si sa come comportarsi e che cosa fare in presenza di un disguido.

In questo articolo approfondiamo il perché un impianto dentale si muove e cosa fare in questi casi.

Se hai un impianto poco stabile contattaci

Come comportarsi di fronte a un imprevisto

Se il lavoro è stato eseguito a regola d’arte un impianto dentale risulta inserito nell’osso in modo ottimale, e quindi è difficile che si muova o che possa cadere o si possa staccare.

Ad ogni modo, nell’ipotesi in cui ci si dovesse rendere conto della presenza di un movimento sospetto dell’impianto, non si deve far altro che contattare in maniera tempestiva il proprio dentista.

E se si è via da casa, magari perché si è in vacanza?

Anche una videochiamata o delle foto all’inizio possono essere sufficienti, in quanto sono utili al professionista per capire con che tipo di problema si ha a che fare e, di conseguenza, che cosa si può fare per rimediare.

Nella maggior parte dei casi non ha senso allarmarsi più del dovuto, perché quasi sempre per rimediare tutto quel che si deve fare è riavvitare l’impianto: così il problema sparirà con la stessa velocità con cui si è presentato.

E se l’impianto dentale si muove?

È chiaro che quando ci si accorge del movimento dell’impianto dentale vuol dire che qualcosa non va come dovrebbe.

A volte, l’origine del problema può essere individuata in una componente dell’impianto stesso, ma non si può escludere che tutto dipenda da una perimplantite, ovvero una infezione che colpisce la parte di gengiva che si trova attorno all’impianto.

La situazione, se non si interviene in tempo, può diventare sempre più grave al punto da causare la perdita dell’impianto.

Qualora ci si accorga che l’impianto dentale non è ben fissato, è necessario evitare di toccarlo e rivolgersi quanto prima al proprio dentista.

Così, ci si potrà sottoporre a una visita di controllo grazie a cui si potrà capire perché l’impianto ha iniziato a muoversi e quali sono le soluzioni che si possono adottare per rimediare.

Cosa fare se l’impianto dentale si rompe

Purtroppo non si può escludere del tutto l’eventualità che un impianto dentale si rompa.

Nella maggior parte dei casi, però, questo avviene a causa dei materiali che sono stati adoperati per la realizzazione dell’impianto stesso: è chiaro, infatti, che minore è la qualità dei materiali in questione e più è probabile che si verifichi una rottura.

Per questo motivo è importante effettuare gli interventi di implantologia in centri odontoiatrici specializzati che utilizzino solo i migliori impianti dentali, materie prime di alta qualità e che rispettino tutti i rigidi protocolli emessi dal ministero della salute.

Mi si è rotto l’impianto dentale cosa devo fare?

Anche in questo caso, rivolgersi al dentista è essenziale sia per una valutazione adeguata del problema sia per provvedere a tutte le riparazioni del caso e alla sostituzione degli elementi che hanno subìto un anno.

L’impianto si muove e fa male

Per quel che riguarda la percezione di dolore, bisogna essere chiari: se tale sensazione si avverte subito dopo che ci si è sottoposti all’intervento, non c’è niente da temere, poiché si tratta di una situazione del tutto normale.

È inevitabile che si provi un minimo di fastidio perché la ferita ha bisogno di tempo prima di poter guarire, e lo stesso dicasi per l’impianto, che si deve innestare in maniera adeguata.

Il discorso è diverso, però, nell’ipotesi in cui il dolore inizi a manifestarsi dopo qualche tempo.

Anche in questo caso, si potrebbe trattare di un primo indizio di perimplantite, che – come abbiamo visto – è un problema di origine batterica.

È evidente che in una situazione del genere non si può perdere tempo e non ha senso rimandare la visita dal dentista: è importante rivolgersi al proprio esperto di fiducia nel più breve tempo possibile, così da incrementare le probabilità di salvare e rendere di nuovo funzionale il proprio impianto.

L’impianto si muove e le gengive sanguinano

Un altro caso raro ma che non si può escludere del tutto è quello in cui il movimento dell’impianto si accompagna a un sanguinamento della gengiva.

Nella maggior parte dei casi, ciò dipende da un ascesso gengivale: in altri termini, significa che all’interno del cavo orale non tutto sta andando come dovrebbe e, in particolare, è in corso un’infezione.

Per ridurre il rischio è consigliabile sottoporsi a visite periodiche con il proprio dentista.

Quando si nota un iniziale sanguinamento della gengiva, invece, non bisogna perdere tempo e occorre contattare subito il proprio dentista, così da poter trattare il problema in maniera tempestiva e riuscire a bloccarlo sul nascere.

Vale la pena di tener presente, comunque, che nella maggior parte dei casi a provocare le infezioni è un’igiene orale non adeguata, magari abbinata a uno stile di vita poco salubre, caratterizzato dal fumo di sigarette o da un consumo eccessivo di bevande alcoliche.

Come abbiamo già approfondito in un vecchio articolo il fumo e gli impianti dentali non vanno troppo d’accordo.

È bene rivolgersi al dentista non solo se le gengive sanguinano, ma anche se sono semplicemente infiammate e/o arrossate: come si è detto, prima si interviene e meglio è, anche per prevenire ulteriori inconvenienti che riguardino l’impianto.

Vuoi approfondire: Gengive infiammate e irritate

Il sanguinamento dell’impianto

È evidente che un impianto non può sanguinare, ma il problema – in questo caso – riguarda le gengive che gli stanno attorno.

In alcuni casi il dentista può suggerire al paziente di utilizzare un collutorio o prescrivergli un antibiotico per il mal di denti.

Se la situazione è grave ed è in corso una malattia parodontale, occorre procedere con una pulizia professionale con probabile curettage gengivale.

In pochi casi – ma è davvero una situazione rara – per poter eseguire una pulizia più approfondita c’è bisogno di asportare l’impianto, che poi potrà essere rimesso in posizione nel momento in cui l’infezione sarà stata sconfitta.

Con buone abitudini di igiene orale seguite ogni giorno, comunque, ciò non dovrebbe accadere.

Cosa fare se la vite dell’impianto dentale si è allentata

Uno degli inconvenienti più comuni con gli impianti dentali è l’allentamento della vite che collega la protesi all’impianto. Sebbene possa sembrare un problema preoccupante, nella maggior parte dei casi è risolvibile con una semplice regolazione eseguita dal dentista.

Perché la vite dell’impianto si allenta?

Le cause principali dell’allentamento della vite implantare includono:

  • Carico masticatorio eccessivo: la pressione esercitata durante la masticazione può, nel tempo, causare lo svitamento della vite.
  • Problemi di occlusione: un cattivo allineamento dei denti può aumentare la pressione su un lato dell’impianto, favorendo l’allentamento della vite.
  • Scarsa qualità dei materiali: impianti di bassa qualità o viti non adeguatamente progettate possono svitarsi più facilmente.
  • Mancato serraggio adeguato: se la vite non è stata avvitata correttamente durante l’intervento, potrebbe perdere stabilità nel tempo.

Cosa fare in caso di vite allentata?

Se sospetti che la vite del tuo impianto si sia allentata, segui questi passaggi:

  • Non cercare di avvitarla da solo: maneggiare l’impianto senza gli strumenti adeguati può causare danni alla vite o alla connessione tra impianto e protesi.
  • Evita di masticare sul lato interessato: riduci lo stress sull’impianto fino alla visita dal dentista.
  • Contatta immediatamente il tuo dentista: il dentista utilizzerà strumenti specifici per riavvitare la vite con la coppia di serraggio corretta.
  • Controlla l’occlusione dentale: il dentista potrebbe suggerire un aggiustamento del morso per evitare ulteriori sollecitazioni sulla vite.
  • Programma controlli regolari: per prevenire futuri allentamenti, è importante sottoporsi a visite di routine per verificare la stabilità dell’impianto.

Quando l’allentamento della vite può diventare un problema serio?

Se la vite si allenta ripetutamente, potrebbe essere segno di un problema più profondo, come:

  • Mancata osteointegrazione dell’impianto (l’impianto non si è fuso correttamente con l’osso).
  • Frattura della vite o dell’impianto (richiede la sostituzione della componente danneggiata).
  • Perdita di osso intorno all’impianto (potrebbe essere necessaria una rigenerazione ossea prima di un nuovo impianto)

A chi rivolgersi se l’impianto dentale si muove

Se hai un impianto dentale che si muove contattaci per trovare la soluzione più idonea. La Clinica Ireos Dental di Firenze è un centro di implantologia dentale specializzato e diretto dal Dott. Giuseppe Genzano.

Per prenotare una prima visita gratuita, è possibile contattarci allo +39 370 36 55 374 o inviarci una mail a info@clinicaireos.com. Il nostro centro odontoiatrico è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 20.

Grazie alla pluriennale esperienza in chirurgia orale e implantologia, il Dott. Genzano e il suo team hanno sviluppato un approccio multidisciplinare che comprende:

  • Visita di controllo: una valutazione iniziale accurata, supportata da esami diagnostici avanzati (come radiografie digitali e TAC 3D), per identificare le cause del movimento dell’impianto (ad esempio, infiammazioni, deficit di osso o peri-implantite).
  • Trattamenti personalizzati: a seconda del risultato degli esami, il team propone soluzioni mirate, che possono variare dalla semplice correzione dell’area interessata fino a procedure chirurgiche più complesse.
  • Monitoraggio costante: dopo l’intervento o la terapia, vengono programmati follow-up periodici per verificare la stabilità dell’impianto e prevenire ulteriori problematiche.